I requisiti del difensore cassazionista.“Il difensore chiamato a redigere il ricorso per cassazione – che, per legge, dev’essere un professionista munito di quella particolare specializzazione attestata dalla sua iscrizione nell’albo speciale dei patrocinanti in Cassazione – deve procedere a elaborare autonomamente una sintesi della vicenda fattuale e processuale, selezionando i dati di fatto sostanziali e processuali rilevanti (domande, eccezioni, statuizioni delle sentenze di merito, motivi di gravame, questioni riproposte in appello, etc.) in funzione dei motivi di ricorso che intende formulare, in modo da consentire alla Corte di procedere poi allo scrutinio di tali motivi disponendo di un quadro chiaro e sintetico della vicenda processuale, che le consenta di cogliere agevolmente il significato delle censure, la loro ammissibilità e la loro pertinenza rispetto alle “rationes decidendi” della sentenza impugnata. L’esposizione sommaria dei fatti della causa, per essere funzionale alla comprensione dei motivi, dev’essere sintetica, come si evince dal richiamo al suo carattere sommario, già preteso dal codificatore del 1940. La sintesi degli atti processuali costituisce oggi un vero e proprio valore, che va assumendo importanza crescente nell’ordinamento italiano. Basti pensare al ruolo sempre maggiore assegnato – con riguardo ai provvedimenti del giudice – all’ordinanza decisoria, motivata in modo succinto e conciso (art. 134 c.p.c.e 118 disp. att. c.p.c.), rispetto alla sentenza” (Cass, 24/10/2019, n.27358.Nella fattispecie scrutinata dalla Suprema corte,- il difensore della parte ricorrente non aveva svolto alcuna esposizione sommaria dei fatti, non aveva riportato le domande e le eccezioni delle parti, aveva omesso del tutto di esporre quale fosse stata la decisione del giudice di primo grado, di precisare quale parte avesse proposto appello e per quali ragioni e, financo, di rappresentare in modo dettagliato quale fosse stata la decisione della Corte di appello impugnata col ricorso.Un ricorso così (mal) congegnato non poteva che essere dichiarato inammissibile.
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