Il ragionamento sillogistico necessariamente sotteso al motivo di ricorso per cassazione.
Il ricorso per cassazione è un atto nel quale, in estrema sintesi, si esige dal difensore l’articolazione di un ragionamento sillogistico connotato dalla seguente ineludibile scansione:
(a) quale sia stata la decisione di merito;
(b) quale sarebbe dovuta essere la decisione di merito;
(c) quale regola o principio sia stato violato, per effetto dello scarto tra decisione pronunciata e decisione attesa.
Il difetto di uno solo di questi tre elementi rende il motivo di ricorso inammissibile per totale aspecificità (quand’anche la sentenza impugnata dovesse contenere errori di diritto di solare evidenza).
La Corte di Cassazione, infatti, può conoscere solo degli errori correttamente censurati, ma non può rilevarne d’ufficio, né, tantomeno, può pretendersi che essa svolga un’investigazione volta ad appurare e/o enucleare quale tipo di censura abbia concretamente inteso proporre il ricorrente, quando questi abbia veicolato le sue doglianze con tecnica redazionale raffazzonata (Conf. Cass., Sez. 3, 26.10.2017, n. 25419; Cass., Sez. 3, 28.2.2017 n. 5036).